Un racconto nato dall’urgenza di esprimere ciò che fa più paura. Antonio Castagna costruisce un mondo fatto di segreti, errori e speranza, dove i protagonisti si trovano a un bivio esistenziale. Con “Salvami”, l’autore regala al lettore un rifugio narrativo e un invito alla riflessione.

Un caro saluto a te, Antonio. Quali sono i temi fondamentali del tuo nuovo romanzo “Salvami”?
I temi fondamentali di “Salvami” sono la consapevolezza che ogni scelta fatta avrà le sue ripercussioni, a volte ci faranno stare bene, altre male, ma prima o poi si è obbligati a farle. L’altro tema è la consapevolezza di ammettere che per quanto forti si possa essere non possiamo andare sempre avanti con le proprie forze e quindi il coraggio di chiedere aiuto.
Il titolo vuole racchiudere a pieno l’essenza del tuo libro? Da dov’è nata l’idea?
L’idea è nata appunto in un periodo in cui io avevo bisogno di aiuto e l’ho trovato nei miei personaggi, perché dando vita a loro ho affrontato la paura della morte che in quel periodo aveva preso piede nella mia testa. Il titolo è arrivato alla fine del romanzo, ed è stato “Salvami” perché io mi sono sentito salvato dalla mia scrittura e il messaggio positivo che vi ho messo dentro mi auguro possa salvare qualcun’altro che sta affrontando un brutto periodo.
Come hai scelto l’ambientazione del romanzo?
Roma, è stata la prima città che ho visitato dopo aver superato un periodo negativo della mia vita e mi è rimasta nel cuore. Il liceo internazionale in stile americano perché sono appassionato di film, libri, serie tv, che trattano vicende vissute da adolescenti all’interno di questi particolari licei americani in cui si viene a creare un microcosmo in cui questi liceali sembrano essere già alle prese con una vita da adulti.
Credi che la scrittura sia uno dei mezzi più efficaci per fare breccia nel cuore delle persone?
Per chi si appassiona ad immedesimarsi nella vita di altre persone, la scrittura, che possa essere di libri, di film, serie tv o altro, è sicuramente la forma più efficace per entrare nei loro cuori. Ma magari per altre persone, sarà la musica, la pittura, la danza o qualsiasi altra forma d’arte a farli emozionare. Penso che in generale l’arte sia l’unico strumento per far circolare messaggi di positività e bellezza.